Dopo il primo approccio al teatro, arriva il momento in cui ci si pone le domande:

“Come posso fare meglio?”

“Come posso rendere più credibile ed efficace la mia interpretazione?”

Le circostanze immaginarie saranno la partenza.

Scopriremo che cambiando le nostre coordinate, possiamo cambiare punto di vista sulle situazioni, sui personaggi, sul testo finale che metteremo in scena. Le interpretazioni sono infinite, basta cambiare un piccolo elemento che il risultato sarà sorprendentemente diverso. In questo continuo mutamento gli allievi scopriranno cosa sia loro più affine, cosa faccia risuonare emozioni, ricordi e verità. Tutto il materiale, dagli esercizi alle battute, dovrà essere digerito e trasformato, perché non ci sono libri dai quali apprendere le leggi della creatività. Si può fare solo sperimentando.

Dopo il diploma all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, collabora principalmente con il Teatro Filodrammatici e il Teatro dell'Elfo. Nel 2005 vince una borsa di studio presso il Lee Strasberg Theater and Film Institute di New York. Attrice e regista, tiene da diversi anni corsi di recitazione, espressione corporea e dizione.
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