NERO LATTE - IL FILM

News Info, prenotazioni e biglietti

Età consigliata: dai 16 anni

Data e ora da concordare

Biglietti:
€ 8 per studenti
gratuito per docenti accompagnatori

Per info e prenotazioni:
Tel. 039 9080040
Cell. 342 5798316
Mail [email protected]

News Lo spettacolo

"Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?" Primo Levi

Un liceo di provincia (milanese), con le sue storie di vita, amori, sogni, liti, ribellioni. L'auditorium ospita dei provini: si cercano dodici ragazzi, tra i 16 e i 19 anni, per fare teatro. Tema: la Memoria. Lo spettacolo, Nero latte, verrà presentato ad Auschwitz. Ma si parla anche di un film, che racconta lo spettacolo e si chiede se ha ancora senso raccontare l'orrore.

Da una parte ci sono i ragazzi (la realtà), che ragionano sul progetto, dall'altra i dodici personaggi (la fiction), con i loro problemi: Luna odia la scuola e vorrebbe fuggire lontano; Arianna vive un amore proibito; Sofia è la più impegnata e Linda la più arrabbiata... Ci sono coppie che scoppiano, compagni che non si sopportano, talenti che si mettono alla prova (teatro, danza, musica). E poi c'è Zeno, il regista del film nel film. Realtà e finzione si intrecciano, mentre i ragazzi si preparano allo spettacolo e la narrazione si confonde con il "documento", fino a quando arriva il Covid e l'emergenza sanitaria mette a rischio tutto il lavoro fatto. Il cinema allora si sposta nelle case, in quarantena, coi ragazzi che si auto-filmano. Ma alla fine il viaggio in Polonia si fa, l'esperienza dei campi risulta sconvolgente e i ragazzi capiscono che, in un certo senso, "era tutto sbagliato".

Un "finto doc su una vera docu-fiction". Potremmo chiamarlo così. Un film a strati, in cui si sovrappongono scrittura e improvvisazione, messinscena e making of, il lavoro teatrale pluriennale di un gruppo di liceali e un tentativo di fiction che riflette sullo strumento, su come e perché il cinema ci può insegnare a guardare-capire meglio la realtà (con coscienza critica, consapevolezza, amore). Tutto questo per cercare di andare al di là della "retorica della memoria" e chiedersi: perché Auschwitz mi riguarda, oggi? Ha qualcosa a che vedere con la mia vita? Ma anche: si può rappresentare davvero quell'orrore senza banalizzarlo, senza trasformarlo in uno "spettacolo"?

Per provare a rispondere, abbiamo utilizzato diversi linguaggi, stili e anche dispositivi. Da una parte c'è il lavoro dei ragazzi, le loro emozioni e pensieri, dall'altra la costruzione dei personaggi e la preparazione del viaggio al centro della trama. Un lavoro cominciato nel 2019, nato come progetto scolastico al Liceo Bachelet di Abbiategrasso (MI), è diventato una produzione cinematografica indipendente (molto indipendente, a costo quasi zero), che nel suo percorso ha raccolto l'aiuto di professionisti e amici, compresi musicisti del calibro di Paolo Spaccamonti, Teho Teardo e Massimo Zamboni (che ci hanno prestato alcuni loro brani, oltre a un pezzo leggendario dei C.S.I.). La sceneggiatura è stata scritta in tempo reale, tra un set e l'altro, una prova e una riflessione collettiva, e alla fine ha dovuto fare i conti anche con l'emergenza sanitaria, che ha bloccato le riprese per due volte e ha generato un ulteriore livello narrativo.

Abbiamo utilizzato diversi stili (modi di guardare la realtà): c'è quello più contemplativo e "cinematografico", quasi uno sguardo esterno alla storia, e il camera a mano documentaristico, l'improvvisazione, la scena rubata; c'è la messinscena classica, anche ingenua e artigianale, dentro la logica del campo-controcampo, e il cinema "sgrammaticato", impulsivo, che nasce dall'interno, il frammento, l'illuminazione. Ma soprattutto c'è l'esperienza del viaggio e la visita ai campi, verso cui convergono i vari livelli e le diverse narrazioni. Ci siamo "allenati" per mesi, usando il teatro, la musica e la poesia, guardando tanti film, leggendo le memorie dei sopravvissuti, ma quell'orrore rimane indicibile e irrappresentabile.

Nero latte (il titolo è ispirato a una celebre poesia di Paul Celan) racconta questa scoperta, esalta la bellezza della fragilità e la coscienza del limite (contro la logica della forza) e mostra dodici ragazzi che "imparano a guardare". Non c'è una morale. Il messaggio è il film: il lavoro fatto da dodici giovani, il modo in cui si sono messi in gioco in questo progetto, con tutta la loro straordinaria umanità.

Locandina

NERO LATTE - IL FILM


drammaturgia e regia
Fabrizio Tassi

riprese
Matteo Ninni

con
Carlotta Bianchini - Camilla
Gaia Casadei - Sofia
Agnese Cazzalini - Morgana
Paolo Palmeri - Marcello
Simone Firpo - Zeno
Luca Gambini - Vittorio
Silvia Gilardi - Zoe
Elena Guaita - Arianna
Amélie Mazzarotto - Aurora
Rosa Migliorini - Sonia
Sonia Pulaj - Linda
Emma Vecchi - Asia

produzione
Dedalus

Shopping cart Scegli il tuo posto

Vai al carrello -

Questa è la pianta con i posti disponibili nel giorno che hai scelto, usa i tasti + e - per modificarne le dimensioni, clicca e trascina per spostarti, fai click sui posti che hai scelto e completa l'acquisto effettuando il pagamento, riceverai i biglietti direttamente nella tua casella email.

Posto libero
Posto non disponibile
Posto riservato da te
palcoscenico
Loading