Incomincia a fare teatro a sette anni, approdando poi a 18 anni alla scuola Quelli di Grock presso cui si diplomerà due anni dopo. Consegue la laurea triennale (110 lode/110) in Storia del teatro presso l’Università di Pavia con il prof. Sisto dalla Palma, elaborando la tesi su un progetto di teatro in carcere seguito in UK insieme alla Compagnia della Fortezza di Armando Punzo e al Théâtre de l'Opprimé di Parigi. Prosegue la formazione universitaria a Milano con tesi specialistica in Storia della danza sulle tangenze tra la danza contemporanea e le tecniche somatiche (110 lode/110).
Approfondisce la formazione artistica proseguendo sotto la guida di Elena Lolli, Manuel Ferreira e Mauro Buttafava (Almarosé), con il Teatro de La Madrugada di Raul Iaiza e si specializza in animazione teatrale per l’infanzia presso il Piccolo Teatro di Milano, mentre grazie agli anni di permanenza in Inghilterra e Stati Uniti consegue il Certificate of Proficiency in English attestante il bilinguismo.
Già impegnata professionalmente nel teatro sociale con la disabilità e nell’attività di spettacolo ed insegnamento per bambini ed adolescenti, si diploma danzaterapista secondo il Metodo Maria Fux con tesi sull’applicazone della danzaterapia nel trattamento dei disturbi di apprendimento.
Nel 2012 fonda la cooperativa di artisti ed operatori delle tecniche corporee La foresta di Sherwood, che riunisce professionisti di varia nazionalità ed esperienza artistica e culturale.
Dal 2012 è docente di Zeroseiplanet, ente formativo di livello nazionale per cui tiene seminari di animazione teatrale in italiano e inglese rivolti ad educatori della prima infanzia. Nel 2012 realizza Si può fare, performance di improvvisazione e danzaterapia che integra gruppi di bambini, stranieri, adulti e disabili, in scena presso Palazzo Terragni a Lissone. A ottobre 2012 debutta presso il Teatrino della Villa Reale di Monza con Radici: uno studio teatrale sul tema delle origini, di cui è autrice, regista ed interprete insieme ad un ensemble di artisti italiani, inglesi, brasiliani, africani e di altre culture, che si confrontano sul tema dell’identità culturale tramite il canto, la danza, la musica ed il racconto orale, coprodotto con l’assessorato alle pari opportunità del Comune di Monza e il collettivo Akora Melting Pot.